Si può creare l’acqua?

Esistono metodi o tecnologie per produrre acqua nel deserto? E quanto verrebbero a costare?

Oggi, sfruttando le nuove opportunità tecnologiche e i materiali che il mondo ci offre, c'è qualche possibilità reale di poter riuscire a creare l'acqua.

Come sappiamo già, la maggior parte della terra è ricoperta di acqua (71%) per lo più salata, solo in minima parte troviamo quella dolce, addirittura il 2,5%. Questo significa che più di mezzo milione di persone nel mondo non dispone di acqua potabile e miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari.
Un'Università che si chiama "Libera Università di Alcatraz" tempo fa, ha condotto una ricerca sulle ecotecnologie economiche che potrebbero aiutare queste popolazioni che si trovano in una situazione di difficoltà e di grande disagio.

Migliaia di anni fa, già gli antichi utilizzavano dei metodi per "catturare" l'acqua, metodi efficienti che utilizzavano soprattutto per l'agricoltura. Uno dei tanti veniva chiamato "Orto del Tu'rat": tecnica che prevede la disposizione di rocce o pietre disposte una sopra l'altra a forma di mezzaluna con il compito di "catturare" l'acqua presente nei venti che si concentrava su queste pareti artificiali, condensandola e trasformandola in goccioline le quali venivano conservate in contenitori o indirizzate direttamente all'agricoltura sottostante.
Andando avanti nel tempo, ovviamente, altre idee e progetti all'avanguardia hanno migliorato questi metodi esistenti già da anni, tenendo sempre conto però della tecnica da loro utilizzata.
Una delle nuove ecotecnologie economiche scoperte dall'Università citata in precedenza si chiama "ELIODOMESTICO".
l'Eliodomestico è un distillatore che produce circa 5 litri di acqua dolce al giorno sfruttando quella salata. E' in grado di fornire acqua potabile attraverso l'energia solare. Questo dispositivo non ha filtri, non necessita di energia elettrica per funzionare ne ha bisogno di manutenzioni ordinarie, l'unica cosa che bisogna fare è riempire il contenitore posto all'estremità superiore con l'acqua salata per poi sigillarlo bene, in quel momento il distillatore farà tutto da solo: l'acqua salata, scaldandosi, comincerà ad evaporare, il vapore sarà costretto a passare in un tubicino che tratterrà la condensa versandola poi in un ulteriore contenitore che si trova alla fine del dispositivo. L'acqua che si trova nel contenitore posto alla fine risulta dolce e pronta per l'utilizzo.

Ovviamente ci dovrà essere sempre un elemento iniziale da cui partire, creare l'acqua dal zero non è ancora possibile, sicuramente in futuro qualcosa di simile ed artificiale troveremo ma per ora i dispositivi più economici e all'avanguardia possibili prevedono tutti l'utilizzo dell'acqua salata o salmastra che diventa, attraverso alcune tecniche molto simili tra loro, acqua dolce e potabile.