Le migliori alternative allo zucchero

Le migliori alternative allo zucchero

Nell’alimentazione mondiale dei paesi industrializzati, in modo particolare quelli occidenti, c’è un abuso di zuccheri semplici che sono alla base di molte patologie endocrine e metaboliche. Lo zucchero è infatti presente in tanti alimenti di consumo quotidiano come cioccolato, frutta, biscotti, cereali, gelati, bibite gassate ecc.

Gli zuccheri innalzano la produzione di endorfine che aumentano il senso di gratificazione, quindi portano i soggetti che ne fanno abuso a trovare soddisfazione proprio nel loro consumo piuttosto che in attività più salutari, come lo sport. Ce ne parla meglio l’esperto di diete a Udine Mauro Meloni.

Cosa determina un abuso di zuccheri?

Un consumo spropositato di zuccheri porta ad un aumento del peso che può sfociare addirittura nell’obesità, ma può favorire anche la comparsa di varie patologie come il diabete di tipo II o infiammazioni croniche a livello della mucosa intestinale.

I soggetti attivi che praticano molto sport riescono a ridurre gli effetti negativi dello zucchero in eccesso, ma potrebbero comunque essere predisposti a specifiche patologie.

Quali sono le alternative allo zucchero?

Alla luce delle diverse problematiche che possono causare gli zuccheri, soprattutto in persone predisposte a determinate patologie, sono stati creati in laboratorio dolcificanti sintetici, capaci di simulare il potere dolcificante del saccarosio o dello sciroppo di glucosio senza apportare calorie. I dolcificanti sintetici più diffusi sono: la saccarina, l’acesulfame K e l’aspartame. Esistono anche dolcificanti di tipo naturale come: la stevia, il sorbitolo, lo xilitolo, il fruttosio ed il miele.

I dolcificanti sintetici

I dolcificanti sintetici sono acalorici e non apportano danni in termini di stimolo insulinemico. Tuttavia gli effetti a lungo termine sull’organismo non sono ancora noti, perciò gli esperti indicano una dose massima giornaliera da non superare ed invitano a limitarne o eliminarne l’uso soprattutto in condizioni particolari come la gravidanza o l’allattamento.

Inoltre alcuni studi, che richiedono però maggiori approfondimenti e verifiche, lasciano presupporre che i dolcificanti sintetici possono stimolare indirettamente la produzione di insulina ed interferire sui mediatori che regolano il senso di sazietà.

I dolcificanti naturali

dolcificanti naturali, come si può dedurre dal nome, sono già presenti in natura, risultano calorici ed hanno un minore impatto in termini di stimolazione insulinica. Tra i più utilizzati come alternativa allo zucchero ci sono la stevia ed il fruttosio.

La stevia viene estratta da un arbusto del Sud America e, pur avendo un potere dolcificante molto alto, a differenza degli altri dolcificanti naturali è acalorico e non influisce sulla stimolazione insulinica poiché le sue componenti non vengono digerite a livello intestinale.

Il fruttosio è stato utilizzato a lungo soprattutto negli anni ’90 come alternativa al saccarosio, poiché ritenuto meno invasivo a livello metabolico nei soggetti diabetici. Tuttavia col tempo il suo utilizzo è stato ridotto in quanto considerato un “metabolic deranger”, cioè un disturbatore metabolico per i disturbi provocati a livello epatico.

A livello fisiologico non esiste un controllo enzimatico che ne riduca l’assorbimento ed inoltre il fruttosio porta ad un aumento dei trigliceridi plasmatici.

Qual è la migliore alternativa allo zucchero quindi? Dipende dal regime dietetico seguito, ma è sicuramente consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore capace di stabilire un’alimentazione equilibrata, anche tenendo conto della presenza di eventuali patologie pregresse.