Come aprire un’agenzia di viaggio

Il settore dei viaggi è un business che, da sempre, affascina molte persone. Quello del turismo, infatti, è un ambito lavorativo molto interessante, nel quale è possibile affrontare sfide sempre nuove e, al tempo stesso, conoscere realtà che difficilmente si possono incontrare in altri modi. Per questa ragione sono in molti a chiedersi come aprire un'agenzia di viaggi. Contrariamente a quanto si può pensare, infatti, non si tratta di un'operazione così semplice: un agenzia deve essere in grado di offrire servizi ai quali l'utente, da solo, non potrebbe arrivare o comunque avrebbe difficoltà a raggiungere. Questo significa uscire dalle comuni ricerche in rete e dare ai propri clienti qualcosa in più. Oltre a questo, c'è da tenere conto che, in un settore che attira sempre più investitori, bisognerà fronteggiare una forte concorrenza e quindi essere in grado di distinguersi dalla restante offerta disponibile. Ovviamente questo non significa che aprire un'agenzia di viaggi sia impossibile: se si vuole investire in questa attività, si può sicuramente riuscire ad avere successo, ma è necessario avere ben chiari alcuni obiettivi fondamentali ai quali puntare per non rimanere indietro.

I primi requisiti di un buon agente di viaggi

Chi non viaggia mai, non sarà in grado di comprendere le esigenze pratiche di un viaggiatore. Ovviamente, se si sceglie d'intraprendere l'attività di agente in modo autonomo e non in franchise, bisognerà tenere conto che il lavoro dovrà necessariamente sottrare del tempo ai viaggi personali ma, in ogni caso, è sempre bene avere in mente di cosa può avere bisogno un turista. Chiaramente ogni viaggiatore è diverso, quindi è altrettanto importante, quando si incontra un nuovo cliente, comprendere a pieno le sue esigenze. Alcune persone hanno solo bisogno di uno zaino per andare dall'altra parte del mondo, mentre altri potrebbero desiderare maggior comfort, una guida turistica o altre comodità. Tutte queste possibili richieste necessitano di una conoscenza del luogo d'arrivo. Non è un caso, infatti, che molte agenzie organizzino viaggi solo verso alcune regioni del mondo: la specializzazione, soprattutto all'inizio, permette di individuare più facilmente le strutture ideali, le guide turistiche migliori e una eventuale gamma di altri servizi utili. Inoltre, soprattutto per viaggi che hanno come destinazione paesi extraeuropei, sarà necessario sapere quali sono le procedure per ottenere un visto o sapere come effettuare il cambio della valuta.

L'agenzia di viaggi e i tour operator

Se l'idea di avviare un'attività avendo già tutte le conoscenze necessarie in tasca può sembrare surreale, esistono delle valide alternative. I tour operator sono dei soggetti terzi che, sostanzialmente, si occupano di mettere insieme pacchetti turistici. Se ne possono trovare dei più disparati e sono in grado di risolvere le problematiche logistiche che un agente alle prime armi può avere nel creare dei pacchetti per i propri clienti. Ricordate, però, che è importante tessere relazioni con i tour operator: questo perché, vendendo i loro pacchetti a prezzo magggiorato, i clienti potrebbero evitare di rivolgersi nuovamente all'agenzia in futuro. Se invece ci si dimostra in grado di ottenere offerte vantaggiose, si avrà la possibilità di fidelizzare i clienti.
Il rapporto con i tour operator, infine, può essere utile anche con finalità esplorative. Conoscendo i loro fornitori, infatti, si ha la possibilità di iniziare a tessere una propria rete di relazioni sul posto. Questo è fondamentale per qualsiasi agenzia, in quanto permette, a lungo andare, di rendersi indipendenti e riuscire a soddisfare meglio i propri clienti.

Costi e requisiti

Non c'è da dimenticarsi, però, che l'agenzia di viaggi, come qualsiasi attività commerciale, richiede dei requisiti normativi e una spesa iniziale. Per quanto riguarda l'aspetto legale, questo dipende dalla regione italiana in cui si aprirà l'agenzia ma, in tutto il territorio, vige l'obbligo di presentare, all'apertura, un documento chiamato SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività). Per quello che riguarda i costi, invece, dipende da come si vuole procedere. Puntando sul franchise e l'affiliazione a un marchio affermato, può essere richiesto un capitale di partenza che può arrivare anche a toccare i 40.000 euro. Diverso il discorso per un'attività indipendente, che quindi dovrà sopperire soltanto ai costi necessari per aprire un ufficio e acquistare pacchetti da proporre ai clienti.