Le batterie accumulo fotovoltaico sono diventate ormai un elemento di grande importanza nella progettazione e realizzazione di un impianto fotovoltaico, da quelli domestici a quelli per utenze professionali.
Infatti sono proprio le batterie, spesso chiamate anche accumulatori, gli elementi che permettono di ottenere una reale indipendenza energetica e di massimizzare il rendimento dell’impianto e quindi il risparmio sulla bolletta energetica.
Questo è diventato possibile perché, soprattutto negli ultimi anni, il costo delle batterie per un impianto fotovoltaico è decisamente diminuito: basta controllare su uno store online professionale per rendersi conto che questi elementi hanno costi di poco superiori ai 2000 euro. E stiamo parlando di batterie che sfruttano le tecnologie più moderne disponibili sul mercato.
Batterie accumulo fotovoltaico: le tipologie più diffuse
Per poter scegliere le batterie più adatte per il proprio impianto fotovoltaico ovviamente è necessario conoscerne caratteristiche, componenti e potenza. Ed è utile anche conoscere le diverse tipologie di batterie, con le loro caratteristiche distintive. Attualmente i modelli di batterie ad accumulo più diffusi sono:
- batterie al litio e al gel: possono essere accomunate perché hanno caratteristiche molto simili, in primo luogo per quel che riguarda la durata. Si tratta delle batterie con la vita più lunga attualmente disponibili, perché possono arrivare a una durata di 7-8 anni, anche qualche anno di più per i modelli a tecnologia più recente. Non richiedono interventi di manutenzione e hanno un peso contenuto: anche da queste caratteristiche dipende la grande diffusione che stanno avendo nei moderni impianti fotovoltaici;
- batterie stazionarie: sono una tipologia di batteria che hanno bisogno di essere associate a un regolatore di carica per funzionare, perché devono mantenere la loro carica costante. Alcune di queste batterie richiedono anche manutenzione regolare, con un aumento dei costi di gestione dell’impianto fotovoltaico;
- batterie al piombo acido: si tratta delle tipologia di batterie più economiche che è possibile trovare in commercio, anche se non sono più molto diffuse. Devono avere una carica pari almeno al 2% del totale per funzionare e richiedono una costante manutenzione;
- batterie AGM: che hanno un ciclo di carica breve, una buona durata nel tempo e non richiedono particolare manutenzione.
Batterie accumulo fotovoltaico: le batterie al sale
Tra le novità nel settore delle batterie di accumulo per impianti fotovoltaici ci sono le batterie al sale: tipologia di batteria nata per rispondere a un’esigenza sempre più diffusa, cioè quella di produrre energia da fonti sostenibili.
Queste batterie, che sono chiamate anche batterie a flusso, hanno al loro interno una particolare soluzione elettrolitica a base di sale, attraverso la quale riescono a immagazzinare energia da poter poi cedere all’impianto fotovoltaico.
Queste batterie hanno un prezzo relativamente contenuto, ma non hanno conosciuto ancora un’importante diffusione sul mercato attuale degli impianti fotovoltaici.
Batterie accumulo fotovoltaico: le batterie al grafene
Altra novità nel campo degli accumulatori è quella rappresentata dalle batterie al grafene: si tratta probabilmente del futuro delle batterie. Questi sistemi potrebbero comportare degli enormi vantaggi, se le previsioni di sviluppo verranno confermate.
In particolare queste batterie dovrebbero avere una maggiore capacità di accumulo di energia: con la conseguenza di utilizzare meno moduli e di occupare uno spazio minore, fattore rilevante soprattutto in ambito domestico. Inoltre dovrebbero avere dei tempi di ricarica più rapidi e una durata maggiore nel tempo, con una migliore ammortizzazione dei costi.
Batterie accumulo fotovoltaico: le batterie LFP
Una novità degli ultimi anni, che va soprattutto nell’ottica di rendere sempre più accessibili i costi dei sistemi di accumulo per il fotovoltaico, sono le batterie LFP. La sigla sta per litio, ferro, fosfato, che rappresentano i materiali utilizzati nella realizzazione di queste batterie.
Per quel che riguarda il funzionamento, queste batterie non differiscono da quelle agli ioni di litio, che sono molto diffuse sul mercato. La differenza sostanziale sta nei materiali utilizzati per realizzare gli elettrodi e gli altri componenti delle batterie, che sono meno costosi rispetto a materiali come il nichel e il cobalto.
La diffusione delle nuove tipologie di batterie dovrebbe spingere ancora di più il mercato del fotovoltaico con sistema di accumulo: questo vuol dire installare nuovi impianti sempre più performanti e sempre più ottimizzati per la produzione e l’autoconsumo di energia, con la conseguente diminuzione della dipendenza da fonti di energia fossili.